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L'importanza dei Substrati in Agricoltura



COS’È IL SUBSTRATO

Per ottenere piante floride e belle è di primaria importanza partire dal giusto substrato, ovvero il mezzo capace di dar loro sostegno, ancoraggio e supporto, ma anche trattenere la giusta idratazione e nutrienti e non ultimo far “respirare” le radici, lasciando passare l’ossigeno, fattori indispensabili per la salute vegetale. Un adeguato substrato è un insieme di sostanze organiche, inorganiche e di materiale inerte opportunamente miscelato, in funzione della tipologia di pianta che deve ospitate e dell’eventuale contenitore di coltivazione.


LA TORBA

La torba fossile è particolarmente apprezzata nell’ambito del giardinaggio e spesso usata in miscela con sabbia per far germogliare i semi. Si utilizza in aggiunta al terreno di destinazione in rapporto 1,5/2 Kg/Mq, dona al substrato un effetto fertilizzante duraturo nel tempo, conferendo un PH piuttosto acido. Commercialmente si differenzia in base alla struttura, al colore e al grado di macinatura; le torbe bionde, chiamate anche di sfagno o muschio, sono quelle più usate per coltivare le piante in vaso, in quanto consentono un buon drenaggio e hanno una discreta capacità di ritenzione dell’acqua. Le torbe scure sono usate per le coltivazioni in serra e per la germinazione di singoli semi

TERRICCIO DA COLTIVAZIONE

Il terriccio è un composto di terra, vegetali e minerali, ricco di sostanze nutritive (generalmente sostanze vegetali decomposte), che mescolato con altre sostanze viene utilizzato come substrato fertile per il giardinaggio, la coltivazione in vaso ed in serra. In natura si possono individuare almeno tre caratteristiche nei vari terricci:

  • sabbioso: molto sottile e leggero, particolarmente indicato per l’assorbimento dell’acqua anche se con minore apporto di sostanze nutritive

  • calcareo: asciutto, particolarmente ricco di silice e calcio

  • argilloso: costituito principalmente da argilla

Ognuna delle parti, combinata oculatamente con le altre, crea nel substrato precise condizioni fisiche di umidità, ritenuta o rilascio di acqua e di nutrienti organici e inorganici, condizioni di acidità o alcalinità del suolo (pH), creando cosi il terriccio da coltivazione che a sua volta si differenzia in tre tipologie: Terriccio universale: è il più diffuso, composto da diverse tipologie di torba – torba bianca, torba nera e torba rossa -, humus, corteccia e sostanze organiche vegetali. I componenti sono miscelati in quantità differenti, in base alla pianta da coltivare. Esistono terricci universali per piante da giardino, per serre, per vivaismo e per giardino. Terriccio per piante in vaso: ne esistono di specifici rispetto alla tipologia di pianta, in ogni caso mantiene un buon livello di umidità, è soffice e drenante, generalmente arricchito con sostanze nutritive La tipica composizione per il terriccio per le piante da vaso prevede in proporzioni diverse: torba, humus, sabbia, roccia vulcanica e concime organico. Terriccio alberi da frutto: può variare di molto secondo la pianta da frutto da ospitare, optando quindi per un terriccio drenante se il terreno è particolarmente duro e non favorisce il passaggio dell’acqua, o di un terriccio più duro, qualora sia meglio limitare la permeabilità del terreno.

COCCO

La fibra di cocco è un substrato particolarmente efficiente e piuttosto per coltivare specialmente in vivaio: è leggera, ben areata e ossigenata, ha inoltre un ottimo drenaggio, il pH stabile, trattiene l’umidità, è ecologica e riciclabile. La fibra di cocco per coltivazione è però del tutto priva di valori nutrizionali, per cui è indispensabile irrigare utilizzando fertilizzanti specifici uniti a particolari enzimi, sia per garantire un’ottimale assimilazione di elementi nutritivi da parte del sistema radicale della pianta, che per contrastare la decomposizione del substrato organico.

INERTI

Gli inerti sono materiali si varia natura, sterili e inattaccabili da muffe e batteri, pur non collaborando direttamente al nutrimento della pianta, svolgono un’azione molto importante per la salute dell’impianto radicale, evitando il compattamento del terriccio sulle radici, favorendo una migliore ossigenazione ed un miglior drenaggio dell’acqua, evitando pericolosi ristagni. Possono svolgere anche funzioni “pacciamenti” in esterno ed estetiche/ornamentali per le piante in vaso da appartamento. Gli inerti più diffusi sono: ghiaia, sabbia, argilla espansa, pietra pomice, vermiculite.


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