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Immagine del redattoreStudio WebAlive

Poltiglia Bordolese: la sua importanza dopo la potatura

D’inverno come è risaputo, il frutteto e le piante in generale fermano la loro attività vegetativa. Gli alberi da frutto entrano in uno stato di dormienza, cadono le foglie e non producono frutti.

Durante questa fase si provvede ad effettuare la potatura delle piante, dove le basse temperature garantiranno anche un riposo dagli attacchi parassitari. Dunque proprio questo è il periodo migliore per proteggere le piante da future malattie fungine. Infatti la migliore arma non è l’attacco ma la difesa e la prevenzione.

Dopo la potatura e prima dell’inizio della stagione vegetativa, trattare l’orto con POLTIGLIA BORDOLESE può essere davvero importante per la loro salvezza

Si chiama “poltiglia” perché in effetti è un miscuglio, ovvero una miscela di solfato di rame, a ph acido, e idrossido di calcio, a ph alcalino. In commercio possiamo trovare confezioni di poltiglia bordolese già pronte all’uso e altre coi due composti separati, da miscelare autonomamente. Nelle preparazioni della poltiglia bordolese a partire dalle due componenti separate, aumentando il solfato di rame si ottiene una poltiglia più acida, con un effetto più pronto ma meno persistente, mentre aumentando la dose di idrossido di calcio avviene il contrario, cioè una poltiglia a reazione più alcalina, dall’effetto meno pronto ma più duraturo nel tempo. E’ uno di quei preparati classici che si utilizzano in agricoltura per combattere la peronospora e malattie crittogamichee altre malattie dannose per le piante.

Dunque è un trattamento invernale preventivo molto diffuso sugli alberi da frutto e da vite, da fare dopo la potatura e prima dell’inizio della stagione vegetativa.


Come agisce il rame

Il prodotto a base di rame libera gli ioni rameici, i quali hanno un effetto tossico sulle spore dei funghi patogeni, che vengono bloccate nella loro germinazione. L’effetto del rame è preventivo, perché deve trovarsi già sulla pianta quando le spore del fungo patogeno sono in condizioni di germinare, e quindi nei periodi umidi e dopo lunghe piogge. La Poltiglia bordolese, come gli altri prodotti rameici, ha un effetto di copertura, non entra all’interno della pianta ma resta sulla superficie.

Le poltiglia bordolese è un anticrittogamico, e quindi trova impiego nella difesa di piante da orto, da frutto e altre specie contro svariati ceppi di patogeni fungini, che vanno da peronospore, ticchiolature, antracnosi, molinilia, corineo, cancri, septoriosi e così via.

La poltiglia bordolese, così come anche gli altri prodotti rameici, presenta anche un effetto positivo nel difendere dalle batteriosi, quindi la si utilizza anche per bloccare questi tipi di patologia.

Quando utilizzare la poltiglia bordolese

L’uso della poltiglia bordolese non può essere indiscriminato e deve sottostare a delle limitazioni. Per esempio, dobbiamo evitarla durante la fioritura, per il rischio di ustioni sugli organi fiorali e perché è tossico per il polline.

Sulle drupacee durante la stagione vegetativa, nel caso di patologie come bolla o monilia, è preferibile il polisolfuro di calcio, o meglio ancora fare dei trattamenti preventivi con prodotti a base di equiseto, acquistati o autoprodotti, o con lecitina, zeoliti, propoli e altri prodotti usati come corroboranti, ovvero potenziatori delle difese delle piante.

In inverno sul frutteto possiamo usarla per debellare le forme svernanti dei funghi patogeni e sulle pomacee all’occorrenza possiamo usarla anche durante la stagione, con tutte le accortezze del caso.

Nell’orto possiamo usare la poltiglia bordolese per bloccare molte patologie quali peronospore di pomodoro e patata, soprattutto nelle fasi vegetative più rischio, come le primavere molto umide e piovose.

In ogni caso, sull’etichetta della Poltiglia acquistata vengono riportati i momenti per i quali è consentito l’utilizzo per le varie specie vegetali e si raccomanda quindi di attenersi scrupolosamente a quanto si legge. Come indicazione generale, valida anche per la Poltiglia bordolese, le ore migliori per eseguire i trattamenti sono sempre quelle più fresche della giornata.


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