Dal Bacillus thuringiensis viene prodotto uno dei più importanti insetticidi impiegato con successo anche nell’agricoltura tradizionale. Fra l’altro è una soluzione consentita in agricoltura biologica, è di libera vendita e può essere acquistato senza patentino fitosanitario.
Possiamo contare su molte soluzioni biologiche adatte per limitare la presenza di insetti parassiti, ma nella maggior parte dei casi sono efficaci contro i gli animali più piccoli, come Afidi e Acari che hanno un apparato masticatore pungente/succhiante.
La particolarità del bacillus thuringiensis è la sua efficacia nei confronti delle larve di lepidotteri, come la Cavolaia, la Tignola o la Nottua: vero e propri pericoli per gli orti per la loro azione defogliatrice.
Perché usare il bacillus thuringiensis
Si tratta di un batterio presente nel terreno, quindi di origine totalmente naturale, che provoca l’intossicazione e la morte delle larve di alcuni lepidotteri. Il batterio produce delle spore e un cristallo proteico tossico per gli insetti come le larve dei Lepidotteri.
Il batterio non presenta alcuna tossicità nei confronti dell’uomo, delle altre piante o di altri animali.
Colpisce in modo mirato soltanto le larve: non è quindi utile né contro le uova né contro gli insetti adulti.
Le larve si infettano per ingestione: è particolarmente attivo contro le larve più giovani che si nutrono con maggiore voracità, quindi prima che il danno maggiore si verifichi.
Contro quali insetti è utile il bacillus thuringiensis
Il bacillus thuringiensis è attivo nei confronti delle larve di lepidotteri, cioè farfalle allo stadio adulto che depositano le uova sulle piante affinché le larve se ne possano cibare una volta uscite dalle uova.
Il bacillus thuringiensis è utili per il controllo della Tignola dell’olivo (Prays oleae), della Tignola del Pomodoro (Tuta absoluta), la Nottua gialla del Pomodoro (Helicoverpa armigera), le Processionarie, la Tignola della Vite (Eupoecilia ambiguella), le Tortrici e la Cavolaia (Pieris brassicae).
L’uso del bacillus thuringiensis è particolarmente suggerito per difendere gli orti e le piante da frutto, poiché sono ingenti i danni causati dalle larve dei lepidotteri e rischiano di vanificare soldi e
tempo investiti per la cura dell’orto o del frutteto. Ma può essere usato con successo anche sulle piante ornamentali, floreali e forestali, per esempio contro la Processionaria del Pino (Thaumetopoea pityocampa)
Come si usa
Alle prime avvisaglie della presenza di uova o larve di lepidotteri nebulizziamo la soluzione su tutte le parti della pianta, in particolare quelle colpite dalle larve. La sua attività insetticida viene esercitata al suo massimo potere contro le larve nel primo stadio di sviluppo.
Una buona e accurata copertura della vegetazione è essenziale per un buon controllo degli insetti. L’effetto non è immediato: la sostanza tossica deve essere assimilato dalla larva tramite l’alimentazione dei tessuti vegetali ed è un processo che richiede qualche giorno.
È fotolabile e quindi sensibile ai raggi solari. È sempre meglio effettuare i trattamenti verso l’ora del tramonto in modo che possa agire per tutta la notte.
Comments